Lo so, lo so… non fanno parte dei miei propositi modellistici per il 2017.
Però avevo già iniziato ad assemblarli e dipingerli prima di dicembre, mentre lavoravo agli ultimi scout, quindi ho pensato di finirli prima di dedicarmi ad altri progetti!

Chiarito questo, devo proprio dire che sono contento del mio lavoro.
Nel consueto intento di creare varietà all’interno del mio esercito, infatti, anche per assemblare questa squadra ho usato pezzi provenienti da numerosissimi kit: quello degli Space Marine Assaltatori (sia vecchio che nuovo), quello base degli Angeli Sanguinari e, ovviamente, quello ufficiale della Compagnia della Morte. Diavolo! Opportunamente modificato, ma c’è persino un pezzo (l’elmo del Teschio Rosso) proveniente dal kit degli Space Marine del Caos!

Qua e là sono in oltre presenti modifiche fatte con la materia verde, anche se si tratta solamente di gioielli a forma di goccia. Li potete vedere sul jump pack della quarta foto (con bordo dorato), sulla spada a catena della quinta foto (incastonato direttamente) e, infine, sul fucile requiem del Teschio Rosso (di nuovo con bordo).

Ma chi è, poi, questo Teschio Rosso di cui ho già parlato ben due volte?
Si tratta del leader dell’unità, in un certo senso. Anche se da regolamento non sono previsti sergenti per una squadra della Compagnia della Morte, ho pensato che il portatore dell’arma più devastante (il maglio potenziato) dovesse avere un minimo di personalità in più rispetto agli altri marine. Così è nato il Teschio Rosso: uno sfortunato Cappellano degli Angeli Sanguinari che ha ceduto alla Rabbia Nera e che ora, proprio come gli altri membri della Compagnia della Morte, si aggira furioso sul campo di battaglia alla ricerca di una fine onorevole (NdD: e che nulla ha a che fare con l’omonimo supercattivo della Marvel Comics).

“Anno nuovo vita nuova”, dice il proverbio.
E nonostante il 2016 sia stato, dal punto di vista modellistico, un anno piuttosto soddisfacente, in questo 2017 appena iniziato ho deciso di puntare alto e provare a fare un esperimento: impormi dodici obiettivi (uno per ogni mese) da realizzare, per l’appunto, nel corso dell’anno.
Volete sapere quali sono? Ecco un elenco dettagliato!

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Avere a disposizione modelli sufficienti per schierare una Battle Demi-Company degli Angeli Sanguinari (nella speranza di arrivare poi ad una Angel’s Blade Strike Force), il che si suddivide nei seguenti step:

1. Assemblare e dipingere una nuova squadra Tattica
2. Assemblare e dipingere una squadra d’Assalto
3. Assemblare e dipingere una squadra di Devastatori
4. Assemblare e dipingere un Dreadnought (NdD: si chiamerà Ifrid e sarà armato di prepotenti armi termiche e lanciafiamme. Ci penso da un po’.)

Aggiungere qualche veicolo alla mia armata degli Angeli Sanguinari, nella fattispecie:

5. Assemblare e dipingere un Vindicator (o più. Non ci sono mai abbastanza Vindicator!)
6. Assemblare e dipingere un Predator Baal

Anche il Caos si merita un po’ della mia attenzione, soprattutto ora che la GW ha (finalmente) deciso di rilasciare nuovi modelli. Non posso quindi esimermi almeno dal:

7. Assemblare e dipingere una Squadra della Nuova Stirpe dei Mille
8. Assemblare e dipingere uno Stregone Esaltato (o più.)

Infine, ecco una miscellanea di propositi (sempre inerenti al modellismo), non necessariamente legati ad una delle mie armate in particolare:

9. Allestire una mattonella per partecipare alla Armies on Parade (NdD: ho già rimandato/annullato/cambiato idea almeno due volte. Quest’anno non mi faccio fregare e comincio con largo anticipo!)

10. Pubblicare un tutorial su come fare le basette urbane (NdD: proprio come quelle in lastricato, sono un altro mio orgoglio… e voglio condividere questo mio piccolo segreto con voi.)

11. Assemblare e dipingere una Buggy da guerra degli Orki partendo dal modello di un Maggiolino Volkswagen (NdD: ho avuto questa idea quasi dieci anni fa. Forse è ora di renderla realtà.)

12. Assemblare e dipingere una squadra di Space Marine con indosso armature potenziate mark III (NdD: sono in assoluto il mio modello di armatura potenziata preferito e finalmente sono riuscito a mettervi le mani sopra… adesso il problema è decidere di che colori dipingerle!)

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Come avete potuto leggere, alcuni sono più semplici, altri più complessi… e io sono davvero, davvero molto curioso di vedere quanti di questi propositi riuscirò a realizzare.
Vi terrò aggiornati ad ogni sviluppo, cancellando da questo elenco gli obiettivi raggiunti. 🙂

Aggiornamento del 3 Giugno 2017: completata la squadra d’Assalto degli Angeli Sanguinari.
Ho altro che è prossimo ad essere finito, ma nel frattempo posso dire di aver rotto il ghiaccio!

Aggiornamento del 19 Luglio 2017: Fratello Ifrid si aggiunge alla lista dei completati. E sarà presto seguito, salvo sorprese, dalla squadra in Armatura Mk III. Alla via così!

Aggiornamento del 31 Luglio 2017: come promesso, completata anche la Squadra Tattica dei Brass Hawks, che ora fa bella mostra delle sue scintillanti (?) armature Mark III!

Aggiornamento del 24 Settembre 2017: voilà! Pronto anche il Predator Baal degli Angeli Sanguinari! E con questo siamo a 1/3 degli obiettivi…

Aggiornamento del 25 Ottobre 2017:: aggiunto alla lista dei completati anche Ozhan lo Scrutatore.

Aggiornamento del 21 Novembre 2017: preceduto dal devastante boato del suo cannone demolitore, ecco che un Vindicator si aggiunge finalmente alla mia armata di Angeli Sanguinari!

Aggiornamento del 19 Dicembre 2017: …e subito dietro al Vindicator, pesante per pesante, ecco emergere dal fumo anche una potente Squadra di Devastatori!

Aggiornamento del 27 Dicembre 2017: ultima entry di quest’anno (e della sfida), il mio Tutorial su come creare le basette con effetto asfalto.

Ho appreso, poco fa, che (mai troppo) presto la GW rilascerà le nuove miniature della Stirpe dei Mille e, essendo loro il mio esercito preferito, non posso che essere stra-felice della notizia.

Non so ancora molto, ma anche solo guardando le varie immagini delle scatole vedo/intuisco un sacco di cose che mi piacciono: varietà di equipaggiamento anche per la squadra base (che vedo impugnare mitragliatori pesanti e lanciafiamme), dei fighissimi “khopesh a catena” in mano agli altrettanto fighi terminator nuovi, per non parlare poi degli tzaangor, che temo metteranno in disparte la squadra di cultisti-scheletro che ho appena terminato di dipingere…

Insomma, non sto più nella pelle. Mi sento una ragazzina che ha scoperto le date del concerto degli One Direction… non vedo l’ora di mettere le mani sul nuovo codex/supplemento per saperne di più!

Fonti: Warhammer Community (leggi l’articolo), Bell of Lost Souls (leggi l’articolo)


Avvolti nei loro mantelli mimetici (che un po’ li aiutano a mimetizzarsi anche con il legno del tavolo, oltre che con la sabbia terrosa delle loro basette), ecco a voi la squadra di Scout che ho da poco terminato di dipingere:

La mia scelta è ricaduta sui fucili da cecchino, cosicchè i membri di questa unità possano fornire supporto e copertura agli altri Angeli Sanguinari presenti sul campo di battaglia, con in più l’aggiunta di un lanciamissili, equipaggiato anche con missili antiaerei, perchè, in fondo, non si sa mai che possano servire.

I modelli sono piuttosto standard, anche se ho sfruttato alcuni pezzi residui da un vecchio kit di un Land Speeder Storm per variare un po’ le pose. Sono nati così lo Scout che si guarda attorno tenendo il fucile appoggiato a terra, che potete vedere nella terza foto, e, parto di un momento di ribellione al sistema, musica punk e spille da balia infilate nei jeans, il modello che potete vedere nella quarta, intento a sparare in una posizione scomodissima, facendo sfoggio di una bionda cresta che culmina con un codino, rigorosamente autocostruita con la materia verde.


Sono diversi anni che ragiono, fantastico e faccio ipotesi su possibili conversioni basate sulla fusione degli Space Marine del Caos (Warhammer 40.000) e dei Re dei Sepolcri (Warhammer Fantasy), ma solo di recente ho cominciato a lavorarci materialmente sopra.
Il fatto è che volevo aggiungere al mio esercito qualche cultista (NdD: perchè persino i “durissimi” Marine della Rubrica hanno bisogno di scudi di carne… o, in questo caso, di ossa!), ma invece che i soliti quattro straccioni post-apocalittici proposti dalla gamma GW, che non mi piacciono particolarmente, volevo qualcosa che fosse più in tono con lo stile tecno-egizio della Stirpe dei Mille.

E allora ho pensato “diavolo! Se può esistere un rituale così potente da ridurre in cenere tutti gli space marine di una particolare legione e rinchiudere i loro spiriti all’interno delle armature potenziate, perchè non dovrebbe esistere un altro rituale simile in grado di rianimare i corpi morti e asservirli alla volontà del sacerdote di un qualche culto oscuro?”
Incapace di trovare una risposta a questo quiesito, mi sono quindi procurato un kit di Scheletri Guerrieri dei Re dei Sepolcri e li ho adattati ad un’ambientazione fantascientifica, modificando le loro lance per renderle simili a quelle viste nei film/telefilm della serie Stargate e decidendo di sfruttare i loro scudi per rappresentare il Tiro Invulnerabilità 6+ fornito dal marchio di Tzeentch.

Di origine diversa è invece il Cultista Campione, la cui base deriva dal kit GW dei Maghi dell’Impero alla quale ho aggiunto, modificando la mano, una pistola automatica “rubata” a un vecchio modello di Necromunda (un po’ troppo grossa, ad essere onesti, ma quella avevo a disposizione…) che assieme alla toga, alla maschera cerimoniale e, soprattutto, alla staffa a forma di serpente, riesce a trasportare il modello da Warhammer Fantasy all’ambientazione 40.000.

Orbene, è tutta l’estate che ci lavoro e finalmente posso mostrarveli: ladies & gentlemen, ecco a voi la mia squadra di Terminator dei Blood Angels, pronta a teletrasportarsi sul campo di battaglia!
(NdD: o, più probabilmente, ad arrivarvi a bordo di un Land Raider, quando avrò il tempo di costruirne e dipingerne uno. Ma questi sono dettagli.)

Come si può facilmente intuire dalla loro “semplicità”, nell’assemblarli ho mescolato pezzi presi dal kit specifico dei Blood Angels con altri presi dal kit dei terminator generici. Questa scelta è dovuta soprattutto al fatto che, in un prossimo futuro, intendo ricavare dagli stessi kit una seconda squadra, questa volta preposta all’attacco in profondità e pertanto equipaggiata con armi da fuoco.

Per il momento, comunque, sono decisamente soddisfatto del risultato ottenuto con questi modelli, soprattutto per quanto riguarda quello dotato di stendardo, la cui posa fiera è probabilmente una delle meglio riuscite al sottoscritto, e quello dotato di scudo tempesta, che, seppur con diversi tentativi, mi ha dato l’occasione di migliorare la mia abilità sulle scritte (NdD: diciamocelo, così è tutt’altra cosa rispetto alle pergamene del Dreadnought Furioso, no?).

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Aggiornamento del 28 Giugno 2019: con il passaggio alla nuova edizione del gioco e al nuovo Codex, il Terminator con lo stendardo che prima faceva parte della squadra ora è diventato una unità a parte: il Terminator Ancient (che è sempre una Élite, ma con la Keyword “Personaggio”).
Per far quadrare i conti e poter continuare a giocare l’unità, quindi, ho aggiunto alla squadra un nuovo Terminator (che potete vedere qua).

Nelle ultime settimane se ne è parlato tanto e c’è molta attesa per il lancio questo gioco.
In Italia questo avverrà domani, anche se molti (incluso il sottoscritto) sono già riusciti a scaricarlo sul proprio cellulare e si stanno già facendo delle belle passeggiate per provarlo.

Io l’ho installato da più di una settimana e, vi dirò, non mi sta affatto dispiacendo.
Ma devo anche aggiungere che quando mi sono messo giù a fare un elenco dei pro e dei pregi e dei difetti di questo gioco, beh… l’elenco dei difetti era parecchio più lungo di quello dei pregi.
Qualcosa tipo… il triplo. Alcuni più perdonabili di altri.

Vediamoli uno per uno, iniziando dai pregi:

1. Il fascino della realtà aumentata aggiunge un piacevolissimo tocco di novità al mondo dei Pokémon, permettendovi una immersione che fino ad ora si poteva a stento immaginare.
Non vi nascondo che incrociare (seppur visto attraverso lo schermo del telefono) un doduo sulla pista ciclabile o uno zubat in un parcheggio, di notte, mi ha emozionato e riportato alla mente le fantasie che facevo quando, da bambino, giocavo a Pokémon Rosso/Blu.

2. Si esce a camminare. O, come ho visto fare a gruppi di ragazzini, si esce tutti assieme in bicicletta a caccia di pokèmon. E questo è assolutamente positivo, sia per l’aspetto salutistico che per quello sociale.

3. Il sistema per far schiudere le uova, basato sul numero di passi fatti, è ESATTAMENTE quello dei videogiochi principali della serie Pokémon. Perfetto.

E… basta. I pregi finiscono qua. Vediamo ora i difetti:

1. Il sistema di combattimento (nelle palestre) e quello di cattura dei pokémon selvatici (anche se un pochino meno) sono osceni.
Posso capire che non si volesse replicare un sistema complesso come quello dei giochi tradizionali della serie, ma ridurre le lotte ad una gara a chi preme più velocemente il dito sullo schermo dello smartphone mi sembra un po’ troppo. Anche la cattura dei pokémon selvatici si limita banalmente a un continuo lanciargli contro pokéball fino a quando non li si cattura. Dove sono finiti il combattimento a turni, il dover avere un proprio pokémon per difendersi da quelli selvatici e l’indebolirli prima della cattura?
Insomma, dove è finita la strategia?

2. Gli starter sono perfettamente inutili. Eh si, perchè non dovendosi difendere dai pokémon selvatici, dopo cinque minuti di gioco si sarà catturato un altro mostriciattolo più forte (e con buona probabilità anche più facile da far salire di livello… ma di questo parliamo al punto successivo), cosa che, mio modesto parere, impedisce la creazione di quella sorta di “legame affettivo” con il nostro primo pokémon.

3. I pokémon non crescono di livello accumulando esperienza. Lo fanno, invece, attraverso la polvere di stella (ricavata dopo una cattura o la vittoria in un combattimento) o mangiando caramelle specifiche per ogni tipo (ricavate dopo una cattura o, cosa dai risvolti misteriosi e inquietanti, dopo aver mandato un pokémon al Professor Willow perchè lo “trasformi” in caramelle. Come avvenga il processo, non è dato saperlo… ma spero che i poveri mostriciattoli non soffrano).
Chiamatemi retrogrado, ma per me questa cosa non ha davvero alcun senso.

4. Non è possibile scambiare pokémon con gli altri giocatori. E, anche se la Niantic ha già dichiarato che intende aggiungere questa funzionalità in futuro, questa è una mancanza grave. La funzione di scambio è uno dei capisaldi della serie fin dagli albori… pochi cavoli: è una cosa che doveva essere presente fin dal primo giorno di lancio.

5. Non si può combattere (direttamente) con gli altri giocatori. Come per il punto precedente, ma con la differenza che non è stata annunciata alcuna implementazione in merito. La lotta viene quindi ridotta al lasciare il proprio pokémon in una palestra conquistata, ove combatterà automaticamente (e questo ci sta pure, perchè, riflettendoci, io non vorrei certo passare le mie giornate a difendere “in diretta” la mia palestra da ogni sfidante che passa di lì) in attesa che qualcuno dal dito più veloce arrivi a scalzarlo. Nessuna possibilità di fare una lotta amichevole con il tuo amico Gigi, se per caso lo incontri mentre sei in giro a caccia di Pokèmon. Ma che cavolo…?!

6. Scarsa varietà di pokéstop presenti nel gioco. Ora, capisco il voler semplificare il tutto, ma di fatto i punti di interesse che si possono incontrare durante le proprie passeggiate sono due: le palestre, di cui vi ho accennato prima, e i pokéstop, che altro non sono se non dei segnalini, posizionati in vari punti delle città (ricalcando reali luoghi di interesse come piazze, monumenti, etc.), che rilasciano oggetti utili in maniera randomica.
Carino, ok. Ma non sarebbe stato molto meglio crearne di diversi tipi, ricalcando i caratteristici edifici presenti nei giochi principali della serie Pokémon? Sto pensando anche solo ai Centri Pokémon dove far curare la propria squadra o ai Negozi dove fare rifornimento “mirato” di pokéball o altri oggetti… ci vorrebbe così poco e sono convinto che l’utenza apprezzerebbe molto!

7. I pokémon che si incontrano passeggiando sono buttati lì un po’ a caso.
Questo, sono io il primo ad ammetterlo, è un “di più”… ma da chi lancia un gioco di tali proporzioni è qualcosa che mi posso aspettare, quindi l’ho messo in lista lo stesso. Non sarebbe bello se il tipo di mostriciattoli incontrati fosse in qualche modo correlato (anche leggermente) all’ambiente circostante? Sto pensando, ad esempio, a trovare i pokémon di erba nei parchi o nelle zone agricole, quelli elettrici vicino alle centrali elettriche, quelli d’acqua vicino a fontane e spiagge, etc.

8. Il gioco è privo di tutorial esaurienti. Insomma, a parte quelle quattro parole dette dal Professor Willow al primo avvio, le varie funzioni del gioco si imparano sperimentando (anche se sono abbastanza intuitive). Sarebbe carino spiegare qualcosa di più, per chi è interessato.

9. Il server crasha spesso. E questo… beh, è anche giustificabile, nei primi giorni (soprattutto quando il gioco non è stato ancora ufficialmente lanciato). Spero che il tutto venga reso più stabile, prossimamente.

A conti fatti, il gioco è abbastanza piacevole… ma ad una analisi più approfondita emergono tutta una serie di mancanze (molte delle quali appaiono come semplice pigrizia o dovute a uno sviluppo frettoloso) che lo rendono (quasi) una bellissima occasione sprecata.
Sicuramente, almeno per quest’estate, avrà un grande successo… ma se non verranno presto implementate altre funzionalità (NdD: soprattutto quelle che la gente si aspetta in un gioco Pokèmon, per Dio!) cadrà nel dimenticatoio piuttosto in fretta.

In conclusione, vi allego qualche scatto fatto durante le mie passeggiate a caccia di pokémon:

Proprio come lo scorso Febbraio celava al suo interno il decimo anniversario del primo Fan Music Video da me creato, questo Luglio porta con se il ricordo di un altro video, prodotto sulla scia del “successo” riscosso dal primo (NdD: ho messo la parola tra virgolette perchè, nonostante non mi abbiano mai invitato a parlarne in televisione, ricordo di aver ricevuto molti complimenti per quel video, esattamente come per questo. Nel suo piccolo, fu una bella soddisfazione).
Approfitto quindi dell’occasione per ri-pubblicare, qua e sul canale YouTube, anche questa mia seconda (e per ora ultima) opera di questo tipo, aggiungendo un altro po’ di materiale al Vault DF.

A differenza del suo predecessore, caratterizzato da musica ritmata e immagini di battaglia, questo montaggio vede invece fondersi le dolci note di “Romeo and Juliet” dei Dire Straits, una delle mie canzoni d’amore preferite di sempre, con le immagini del sottovalutato (mio modesto parere) Final Fantasy IX, che è il mio capitolo preferito della saga.

Quanto tempo è passato…

Ogni tanto, lo sapete, mi piace fare una pausa e “staccare”, variando un po’ sul tema.
Mentre sono immerso nel profondo rosso degli Angeli Sanguinari Terminator sui quali sto lavorando in questo periodo (NdD: entro la fine dell’estate saranno pronti, mi auguro!), infatti, ho trovato un po’ di spazio per il verde di questo sciamano Goblin trovato in fondo ad un vecchio cassetto.

Al di là della miniatura in se, che è piuttosto standard, ho colto l’occasione per provare le nuove (e, devo dirlo, fighissime) vernici Citadel per le basette, quelle che asciugando si spaccano e frantumano, creando un bellissimo (soprattutto se “lavato” adeguatamente) effetto di terra arida.
Il risultato mi convince molto!
Di sicuro farò altri esperimenti e di sicuro, in futuro, troverò spazio per utilizzare queste vernici su altri modelli. Vorrei anche sperimentarle altrove, magari creando una sorta di “effetto gargoyle” sull’armatura di alcuni Space Marine del Caos, magari Predatori… non sarebbe una figata?